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26-04-2024 00:51

Altro caso che sottopongo alla lettura riguarda una pagina del processo GALASSIA, in cui troviamo un’accusa pesantissima anche nei confronti di un noto penalista (all. 1).

Nella miriade delle carte processuali era sfuggito questo documento.

Se ne viene a conoscenza in un intervento conclusivo del Penalista, effettuato in un altro processo.

Mi sono sentitamente associato alla fondata lamentela del Collega, per la profonda stima nutrita nei suoi confronti.

Il contenuto documentale sembra non avesse avuto alcun seguito.

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Però, frequentando i corridoi del Palazzo (di Giustizia) apprendo informalmente (da persone che non ricordo) che il Procuratore Capo della Repubblica aveva chiesto al GIP l’emissione di un provvedimento cautelare nei confronti del Penalista sulla base di quel documento.

Parlandone con il Collega non negava la circostanza (emissione di un provvedimento cautelare a suo carico).

Successivamente, sempre nei corridoi del Palazzo, apprendo che il provvedimento cautelare non era stato eseguito.

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Con l’occasione faccio presente che i soliti bene informati hanno associato il suesteso fatto procedimentale (mancata esecuzione del provvedimento cautelare nei confronti del noto Penalista) con un’altra indagine molto delicata pendente presso altra sede giudiziaria, relativa ad un altro processo (che ometto di riferire perché fondata sui si diceall. 2 e all. 3).

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Sempre i bene informati sostenevano che:

- il Procuratore Capo della Repubblica si era conquistato una fama di Magistrato incorruttibile;

- era diventato un punto di riferimento di tutti i cittadini onesti;

- i cittadini avevano abbandonato ogni forma di paura ed omertà (la denuncia del malaffare era quotidiana);

- il Magistrato si era posto in contrapposizione con gli Organismi Istituzionali collusi con la delinquenza organizzata;

- era diventato un serio pericolo per la mafia (cioè quel connubio fra Istituzioni e delinquenza organizzata);

- per gli Organismi Istituzionali inquinati, quel Magistrato andava fermato ad ogni costo.

 

Al momento non aggiungo altro perché ho paura.

E la paura corre sul filo della giustizia.

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