L'Avv. Lavorato Angelo, del Foro di Castrovillari, gode di amicizie e protezioni nell'ambito della Magistratura (Inquirente e Giudicante).
Tratterò autonomamente i casi posti a sostegno probatorio delle mie affermazioni.
A seguito della mia denuncia-querela nei suoi confronti, mi è sorto un dubbio, riferito ad un modus operandi non condivisibile dell'Ufficio Giudiziario di Castrovillari, particolarmente, ripeto, sull'iter della mia denuncia-querela contro l'Avv Lavorato Angelo, per cui ho chiesto lo stato del procedimento, con un'istanza del seguente tenore:
ON.LE SIG. PROCURATORE DELLA REPUBBLICA
TRIBUNALE DI CASTROVILLARI
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Oggetto: istanza per conoscere lo stato del procedimento, relativo alla denuncia – querela per tentata estorsione in concorso (art. 110 – 56 – 629 c.p.) nei confronti dell'Avv. Lavorato Angelo, del Foro di Castrovillari, Scorzafave Antonio, Scorzafave Vincenzo, Scorzafave Salvatore, anche quali eredi di Lavorato Annetta e Scorzafave Giuseppe, Lavorato Teresa e Serra Ugo in danno dell'Avv. Frncesco Antonio Pinto, del Foro di Castrovillari.
Io sottoscritto Avv. Francesco Antonio Pinto, nato a Corigliano Calabro (CS) il 01-05-1949 ed ivi residente in C.da Thurio, c.f. PNTFNC49E01D005X, espongo quanto segue.
In data 30-10-2019 ho proposto denuncia – querela nei confronti dell'Avv. Lavorato Angelo, Scorzafave Antonio, Scorzafave Vincenzo, Scorzafave Salvatore, anche quali eredi di Lavorato Annetta e Scorzafave Giuseppe, Lavorato Teresa e Serra Ugo per tentata estorsione in concorso (art. 110 – 56 – 629 c.p.) in danno dell'Avv. Francesco Antonio Pinto:
DENUNCIA PER TENTATA ESTORSIONE
A mente dell'art. 56 - 629 c.p., è riportato:
-
Chi compie atti idonei, diretti in modo non equivoco a commettere un delitto, risponde di delitto tentato ...
-
Chiunque, mediante violenza o minaccia, costringendo taluno a fare o ad omettere qualche cosa, procura a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno ...
L'esame della vicenda processuale porta a queste finali terminative determinazioni:
a) dopo la sentenza della Corte d'Appello di Catanzaro ed in pendenza del giudizio di Cassazione, è intervenuta fra i difensori delle parti processuali, Pinto e Lavorato, l'accordo novativo di pagamento delle spese e competenze dell'Avv. Lavorato a carico del Pinto;
b) l'accordo è stato sottoscritto fra l'Avv. Lavorato Angelo, l'Avv. Francesco Antonio Pinto e l'Avv. Serafino Trento, quest'ultimo nella qualità di Presidente del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Rossano (dell'epoca);
c) in conseguenza della transazione novativa l'Avv. Pinto non ha seguito più il giudizio per Cassazione;
d) l'Avv. Lavorato, illegittimamente ed illegalmente, ha dato impulso al giudizio per Cassazione, dopo l'intervenuta transazione novativa;
e) con l'atto di precetto vengono richieste somme triplicate negli importi.
Alla stregua di quanto sopra, sussistono i presupposti di legge del tentativo di estorsione in danno dell'Avv. Francesco Antonio Pinto, per cui si formula denuncia e querela nei confronti dell'Avv. Lavorato Angelo, Scorzafave Antonio, Scorzafave Vincenzo, Scorzafave Salvatore, anche quali eredi di Lavorato Annetta e Scorzafave Giuseppe, Lavorato Teresa e Serra Ugo,
per tentata estorsione in concorso (art. 110 – 56 – 629 c.p.) chiedendone la formale punizione a termini di legge.
Con riserva di costituzione di parte civile nell'instaurando processo penale e formale richiesta di informativa, in ipotesi di istanza di archiviazione del PM, ai sensi dell'art. 408 c.p.p. (all 1 – all 2).
Corigliano Rossano, 05-12-2023.
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All'attualità non ho avuto riscontro alcuno.
L'omissione, all'evidenza, favorisce l'Avv. Lavorato Angelo.
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Al momento non aggiungo altro perché ho paura.
E la paura corre sul filo della Giustizia.