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25-04-2024 04:44

Ancora una volta la lettura riguarda un ennesimo procedimento disciplinare attivato nei miei confronti e denuncia penale alla Procura della Repubblica di Rossano, da parte del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Rossano e del Presidente Avv. Serafino Trento, nonchè richiesta di controdeduzioni.

Ho inviato a mezzo raccomandata a.r. una memoria illustrativa del seguente tenore:

>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>

Chiar.mo CONSIGLIO DELL’ORDINE DEGLI AVVOCATI

C/o Tribunale di ROSSANO

e per conoscenza

Sig. Presidente della Repubblica

C/o Consiglio Superiore della Magistratura

ROMA

e per conoscenza

Sig. Presidente Consiglio dei Ministri

C/o Presidenza del Consiglio dei Ministri

ROMA

e per conoscenza

Sig. Ministro della Giustizia

C/o Ministero della Giustizia

ROMA

e per conoscenza Sig. Ministro dell’Interno

C/o Ministero dell’Interno

ROMA

e per conoscenza

Sig. Generale Comandante Arma Carabinieri

C/o Comando Generale Arma Carabinieri

ROMA

 

Oggetto: procedimento disciplinare n. 1/09 a carico di Pinto Francesco Antonio, iscritto presso il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Rossano.

 

MEMORIA DIFENSIVA

In data 30-07-2009, mi è pervenuta lettera raccomandata a.r., trasmessa anche al Procuratore della Repubblica di Rossano, con la quale mi si informa che codesto Consiglio ha attivato la procedura di cui all’oggetto.

La violazione contestata riguarderebbe l’art. 2 della legge 03-08-1949 n. 536 (che prevede anche la sospensione dell’esercizio professionale), per non aver adempiuto all’obbligo del versamento dei contributi annuali, previsti dal dlgs n. 382/1944 … assegno pertanto, ai sensi dell’art. 45 R.D. 22-01-1934 n. 37, il termine di giorni dieci dal ricevimento della presente, entro il quale l’avv. PINTO FRANCESCO ANTONIO e il sig. Procuratore della Repubblica potranno presentare proprie deduzione sui fatti di cui alla presente contestazione …

F.to Il Presidente (avv. Serafino Trento).

---------------------------

Preliminarmente impugno e contesto l’avvio del procedimento disciplinare a mio carico, non sussistendone i presupposti di legge.

Per mera completezza difensiva rammento quanto segue.

Ho chiesto inutilmente di visionare  gli atti contabili (conto consuntivo e bilancio preventivo) del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Rossano, dove sono iscritto, da cui scaturirebbe la richiesta di pagamento di somme, a mio avviso non dovute, e la denuncia penale alla Procura della Repubblica.

Rilevo che tali atti (conto consuntivo e bilancio preventivo) non sono stati mai pubblicizzati nelle forme di legge, né condivido la procedura per la sua approvazione assembleare.

A sostegno delle mie fondate perplessità, è sufficiente fare riferimento ad un membro del Consiglio, il quale ha richiesto inutilmente di visionare ed estrarre copia degli atti contabili (conto consuntivo e bilancio preventivo) del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Rossano.

Gli articoli apparsi sulla stampa, a firma del Membro del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Rossano e del Presidente Avv. Serafino Trento, rappresentano un evidente malessere ed una mancanza di fiducia nel Consiglio stesso.

Il reiterato ricorso alla denuncia facile da parte del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Rossano e del Presidente Avv. Serafino Trento, anche nei miei confronti, mirano ad instaurare quei ‘silenzi’, che mi hanno portato nel tempo ad affermare:

“ … mi sento intimidito ed impaurito (per come reiteratamente ed inutilmente segnalato), lasciando questo ulteriore documento a futura memoria 

A questa mia richiesta di aiuto, il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Rossano ed il Presidente Avv. Serafino Trento hanno risposto con l’attivazione di procedimenti disciplinari e denunce penali, puntualmente archiviati.

------------------------

Per mera completezza evidenzio che ho chiesto di conoscere i requisiti per ottenere un contributo per gli Avvocati ‘non abbienti’.

La risposta evasiva di codesto Consiglio mi ha precluso di conoscere le motivazioni poste a sostegno dell’istruttoria.

Infatti, la richiesta era mirata a conoscere i requisiti per la concessione di tale contributo ed in particolare:

- reddito conseguito nell’anno;

- possedimento di beni mobili od immobili;

gestione, diretta od indiretta – palese od occulta, di ingenti patrimoni di terze persone;

- ogni altro elemento utile a corredo della domanda.

---------------------------

Poiché faccio riferimento a gravissime violenze subite, devo rammentare anche alcune pregresse ed attuali vicende.

- I -

In una corrispondenza con il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Rossano e con il Presidente Avv. Serafino Trento, avevo rammentato:

Collaborante di giustizia avrebbe affermato che in precisa occasione in questo Tribunale (Rossano) sarebbe stata emessa decisione favorevole ad imputato, dietro corrispettivo.

Sono fermamente convinto dell’infondatezza dell’accusa, ma, risultando da atti processuali (riportato anche dalla stampa), mi sorprende la mancata posizione, seppure di protesta formale, da parte di questo Consiglio (all’epoca dei fatti Ella rivestiva la qualifica di Avvocato – Segretario).

Sono stato deferito al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Rossano, dal Presidente Avv. Serafino Trento, nonché denunciato dallo stesso alla Procura della Repubblica.

Sono stato assolto, ma la vicenda, però, non ha mai avuto un approfondimento.

Né sono stato sentito quale persona informata dei fatti.

- II -

In tempi recenti qualcuno, protestando davanti all’ingresso del Tribunale, ha mosso e lanciato accuse pesantissime (almeno da me considerate tali).

Sono fermamente convinto dell’infondatezza dei fatti denunciati, riportati e publicizzati dalla stampa.

Per mera completezza, rammento che in un atto, a conoscenza del Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Rossano Avv. Serafino Trento, ho riportato fra l’altro:

 denuncia di un cittadino (incatenatosi anzitempo ad una colonna del Tribunale di Rossano) dove rivolge accuse pesantissime su un Giudice, nominativamente individuato, nonché fatti omicidiari a cui si potrebbe dare congrua collaborazione 

- III -

La Dott.ssa Eleonora Pirillo, già Giudice del Tribunale di Rossano, mi ha denunciato per ‘abbandono della difesa’.

Non mi soffermo sui contenuti, ma rammento che nella mia memoria illustrativa ho riportato, fra l’altro:

mi sento intimidito ed impaurito (per come reiteratamente ed inutilmente segnalato), lasciando questo ulteriore documento a futura memoria”.

Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Rossano ed il Presidente Avv. Serafino Trento, non solo non mi hanno sentito sul chiaro ed inequivocabile significato delle suestese parole, ma hanno solo e soltanto attivato un procedimento disciplinare a mio carico.

- IV -

In un atto datato 30-10-2007, ho riportato, fra l’altro:

 

Per mera completezza espositiva l’Avv. Pinto rileva, ancora una volta, che il nuovo curatore del fallimento L’EDIL A.R.P., Avv. Serafino Trento, riveste anche le funzioni di Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Rossano (dove l’Avv. Pinto risulta iscritto) ed evidenzia, ancora una volta, che lo stesso Avv. Trento tiene un comportamento non condivisibile.

Infatti, sulle errate, diffamatorie e calunniose affermazioni del Dott.  Roberto Paese, non ha assunto alcuna posizione. L’Avv. Pinto evidenzia, inoltre, che il nuovo curatore Avv. Serafino Trento, anche nella sua qualità di Presidente del Consiglio degli Avvocati di Rossano, ha omesso di informare l’Assemblea degli Avvocati tenutasi in data 14-09-2007 presso il Tribunale di Rossano, della presente vicenda processuale che ha interessato e interessa un iscritto all’Albo (Avv. Francesco A. Pinto), sebbene nel primo punto all’ordine del giorno il Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Rossano Avv. Serafino Trento avesse fissato il seguente argomento:

Relazione del presidente

- IV -

 Fra i compiti demandati al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati vi è anche quello di tutelare l’iscritto da qualunque forma di violenza, sia per salvaguardarne l’incolumità fisica e morale, che permettergli di espletare compiutamente e serenamente il mandato difensivo.

Nelle poche e limitate fattispecie riportate, ancora una volta, il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Rossano ha privilegiato l’aspetto repressivo verso la mia persona, con l’attivazione del procedimento disciplinare irrituale, infondato e persecutorio.

- V -

Vengo trattato come un delinquente.

Eppure non sono un delinquente per i seguenti ordini di motivi:

a) non mi sono mai appropriato di somme di denaro dei miei clienti, né sono stato querelato dagli stessi per avere tenuto un simile comportamento;

b) non ho subito un provvedimento di custodia cautelare (ineseguito) in un fatto omicidiario, con modalità mafiose;

c) non sono stato destinatario delle propalazioni di un collaboratore di giustizia per avere tenuto comportamenti collusivi in un processo di mafia a favore di soggetto in regime di 41bis dietro corrispettivo;

d) non sono stato fermato dalla Guardia di Finanza di Rossano ed arrestato perché trovato in possesso di droga.

Come neppure mi sono attivato per fermare e bloccare la notizia sull’Agenzia ANSA e sulla cronaca locale.

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Pertanto, ritenuto che il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Rossano non ha dimostrato oggettiva serenità nella trattazione degli affari che lo riguardano;

ritenuto, inoltre, la carenza di tutela giuridica ed umana, nei confronti di un iscritto all’Albo, per come reiteratamente ed inutilmente evidenziato;

ricorrendone i presupposti di legge;

propongo

formale ricusazione nei confronti del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Rossano, in ordine al procedimento disciplinare specificato in epigrafe, con ogni consequenziale statuizione.

Riserve e salvezze più ampie.

Corigliano Calabro 8 agosto 2009.

 Avv. Francesco A. Pinto

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Al momento non aggiungo altro perché ho paura.

E la paura corre sul filo della giustizia.